I fatti emersi nello scorso weekend relativi a nuovi atti di violenza verbale rivolti da alcuni genitori presenti in tribuna ad un ragazzo minorenne che si stava prestando ad arbitrare una gara Under 13, ci lasciano amarezza e rabbia, ma anche una grande responsabilità.
Non entrerò nel merito della vicenda, chi o cosa sia stato detto, chi accusa e chi nega che sia accaduto. Occorre spostare l’attenzione su altro.
Gli organi federali che rappresento e coordino hanno un faro acceso sulla dilagante emergenza comportamentale che sta permeando purtroppo anche il nostro amato sport.
Sono sempre più frequenti gli insulti ai direttori di gara, siano essi minorenni o maggiorenni, donne o uomini, di qualunque etnia, colore della pelle, estrazione sociale. Non fa differenza la competenza tecnica, gli errori reali o solo presunti da chi giudica senza spesso conoscere le regole del gioco.
Il Comitato Provinciale FIP di Padova si sta prontamente attivando su ognuna delle situazioni che vengono segnalate, con l’intervento della giustizia sportiva entro i limiti del regolamento, ma molto di più fuori dal campo, cercando di coltivare iniziative e azioni mirate alla rieducazione del singolo e delle piccole comunità.
Nel fare questo lavoro certosino siamo accompagnati e sostenuti da numerose Società che si stanno spendendo con i loro dirigenti e tecnici per mettere in campo iniziative non sportive, ma educative.
In modo trasversale il movimento del basket padovano sta rispondendo compatto al crescente disagio dimostrato da chi sta sugli spalti a guardare le partite, portando maleducazione e violenza verbale.
Credo che sia giusto sottolineare l’impegno delle Società padovane nell’organizzare convegni a sostegno dell’educazione in campo, nell’organizzare campagne social contro la violenza agli arbitri, nell’organizzare lettere firmate da decine di tecnici che sposano un codice etico e comportamentale alla base di ogni sport. Queste sono solo alcune delle ultime iniziative, ma la lista sarebbe lunga.
Su queste iniziative continueremo a promuovere e sostenere le nostre Società, sperando che le stesse continuino a vedere negli organi federali la prontezza e l’energia necessaria per andare a contrastare ogni tipo di violenza, essendo fautori di un modo diverso e sano di vivere lo sport e la vita stessa.
Il presidente Fip Padova
Flavio Camporese